numeri e persone

Per alcuni siamo numeri, per altri problemi, per non pochi opportunità e tra noi, persone. Che significano queste liasons di certo volute, labili e forti per ossimori di passione, di sicuro scelte e soggette a tutte le intemperie, ma tenute con quella refe rossa delle affinità che supera tempo e spazio. Certo, c’è affinità, curiosità che sollevano piano i veli, passioni e sentire comuni, ma se non fossimo persone mancherebbe quell’inizio di cura che sottintende ogni rapporto. Anche quelli virtuali. L’occasione di pensarci mi è stata fornita da Marta, e così mentre andavo a ripescare i nomi della piccola brigata che si è incontrata e ha parlato attraverso l’immaterialità di questo blog, ho visto il numero. Un numero così tondo da stupire, perché in fondo questa è una caratteristica dei numeri. Sono sempre altro dal segno che li rappresenta, dall’assoluto che sembrano delimitare e contenere. 300.000 volte qualcuno è passato, ha guardato e poi se n’è andato. Alcuni pochi, hanno seguito e seguono, altri non scrivono più e magari ci sentiamo nelle mail, tanti si sono perduti portati via dalle strade baluginanti che contiene il virtuale. In fondo restiamo quattro amici al bar, come nella vita, con storie da raccontare e molto da ascoltare.

Mi sono chiesto a chi mi rivolgo di voi. Spesso a tutti, qualche volta a qualcuno, abbastanza a me stesso, perché la vita è così: impersonale quando ci si vede e bisognosa d’ascolto quando la si indossa. Posso dirlo serenamente che mi sono stupito spesso dell’assenza di commenti nelle cose che mi piacevano di più e dell’attenzione su altro che mi sembrava contenere meno di me. Però se io stesso cerco la chiave del labirinto, non posso lamentarmi se in questo profluvio di fatti, pensieri, riflessioni, pezzi di vite vissute e ascoltate, ciò che a me sembra importante possa non esserlo per altri. Scelte ed io da molto tempo ho scelto di assomigliarmi. Per approssimazione, asintoticamente, ma con determinazione. Poteva essere differente lo scrivere? 

Condividiamo, come si può, più o meno 10 anni di strada, con vite sghembe che hanno una realtà così distillata da gocciolare parole. Ho sentito spesso il profumo delle vostre, contenevano così tanto di voi che mi pareva di conoscervi. Ho sentito l’accaduto e l’annuncio dell’accadere, non era bravura, è che mi piace ascoltare. Mi sono stupito e commosso, ho ammirato la bravura, sentito il rodere della pena che non voleva uscire ma forniva parole forti per essere ammansita. Mi sono rallegrato, ho scosso al testa sorridendo, ho riconosciuto l’affinità e la differenza. Mi avete dato moltissimo. Quello che ho restituito è una storia che continua, qualche passioncella, furori e non poca commozione che si ritrae. Ho seminato indizi, cercato di mostrarmi il necessario che non si discostasse dalla verità, ma fornisse anche la condizione del fluire. Eraclito, l’oscuro è ben presente nei miei pensieri, e oserei dire, anche nella mia vita reale. 

Vorrei che a tutti giungesse un pensiero di gratitudine, e di affetto per chi è rimasto. Spesso non mi sopporto e quindi capisco bene chi va altrove, anche se mi spiace. In fondo a quasi tutti piacerebbe essere capiti, amati, per ciò che si è e per ciò che si potrebbe essere.

Vorrei cavarmi con un augurio da questa spirale di parole, che questa volta non rileggerò: vi auguro che chi incontrate sia simile al vostro cuore, che abbia cura perché riceve cura, che sia sincero. E a voi resti la scelta sulla strada da percorrere, ma che sia sempre la vostra.

Grazie per la vostra presenza.

p.s. un particolare ringraziamento a Marta che mi ha fatto pensare a Voi.

https://tramedipensieri.wordpress.com/2017/02/10/laudario-di-cortona/

8 pensieri su “numeri e persone

  1. Will,
    grazie per le tue bellissime parole,
    grazie a te per quello che scrivi,
    per i pensieri,
    e a te, ancora, per la Tua, di presenza.

    Non è un caso se alcune persone ti seguono da anni, come me.
    Commentavo parecchio qui un tempo.
    Ora sono tra quelli che scrivono solo raramente, per vari motivi, ma non manco mai di leggerti.

    Continua così, non smettere mi raccomando,
    anche se ti pare che alcuni tuoi scritti interessino meno:
    credo invece che alcuni di essi siano talmente personali e “privati” oppure diretti a qualche persona in particolare che vien naturale (per discrezione e delicatezza) non … intromettersi. 😉

    Buona strada e buon futuro, entrambi tuoi, Will,
    con un sorriso
    Ondina 🙂

  2. Grazie Ondina, per la tua amicizia profonda e per la presenza.
    Per il tuo commento, che mi è caro, e per il tempo che mi dedichi.
    Sapersi letti induce un curvare dello scrivere, almeno per me è così, in un pudore che merita questo nome. Ma nessuno di noi può davvero nascondersi se è sincero verso di sé.
    Che la tua strada sia sempre come la vuoi e come ti fa bene.
    Un sorriso a te 🙂

  3. Beh…ehmmm… grazie.

    In verità il tuo scrivere così delicato è un costante saluto e ringraziamento per chi passa.

    Nel virtuale si divide una bella parte del nostro cammino.
    Ho sentito di ringraziare poiché sono in molti a seguire il mio blog, viceversa io sono impossibilitata a seguire tutti. Ne seguo solo duecento (e non sono numeri)….dei mille e mille.
    Ma devo dire che li seguo seriamente.
    Ogni passaggio è un dono; un attimo o frazione di tempo che una persona spende per leggere…e questo è stupendo.

    Grazie a te Willy per condividere con noi il tuo sentire, le tue riflessioni, le considerazioni sul sociale, il quotidiano nelle piccole cose.

    Grazie
    un caro saluto
    .marta

  4. La riflessione è nata da te, dalle tue considerazioni, Marta, e il primo ringraziamento era per te.
    Chi legge dona attenzione e tempo e quindi è una forma di comunicazione amorosa. Pian piano il crivello lascia passare le affinità, che non significano l’accordo ma un sentire comune, una curiosità reciproca, un vedere che si scambia.
    Questa è la cosa importante che accade.
    Cerco di ricambiare l’attenzione che ricevo, come posso. A volte mi stupisco molto di quanto ricevo e nel cercare di capire il perché di un passaggio, trovo la sensibilità e il mondo di tante persone che non avrei mai incontrato nella mia vita un po’ selvatica.
    Di questo e di molto altro sono davvero grato e vorrei ringraziare per questa attenzione, ma soprattutto per le loro vite, per come le raccontano, per come si avvicinano a me.
    Buona giornata .marta,
    che ci siano buone cose nell’aria da acchiappare sorridendo.

  5. Sono io che ringrazio te.
    Per le tue parole che mi fanno talvolta sorridere e altre volte riflettere e altre ancora emozionare.
    Qui e fuori di qui.
    E se a volte mi limito a leggerti e a lasciarti un like senza commentarti é perché le tue parole hanno bisogno di sedimentare per un po’ dentro di me per diventare mie.
    Tu per me non sei né un numero, né un follower.
    Ma una persona che mi ha regalato tempo, stima ed amicizia.
    E che io sono onorata di ricambiare.
    Ciao Roberto 😘

  6. Sai Josè che con diverse parole si dicono cose che s’assomigliano tanto da farci pensare e sentirle nostre. Anche se non le abbiamo dette noi sono emozioni che congiungono e confondono chi scrive e chi legge. Questo è un’affinità che unisce e tiene assieme persone e di questo ti sono grato quando ti leggo e so che comprendi ciò che scrivo. È una opportunità che questo mondo offre a persone che non si conoscono direttamente eppure partecipano e sentono di non essere soli restando unici.
    Ti ringrazio per ciò che mi dici e per quello che scrivi, sei tu ed è moltissimo.

  7. Solo il caso mi ha offerto la possibilità di conosce ciò che pensi e quello che scrivi; commentare il fluire della tua anima è inutile e dannoso perché la percezione del tuo sentire spesso allieta anche me! Meglio disquisire di politica, di società con quei pochi strumenti che il diritto, la ragione e l’esperienza ancora ci concede.
    Non rinuncerei ai tuoi scritti neanche per distrazione! Tra passione e logica riesci sempre individuare qualche angolino oscuro del nostro essere o divenire!
    Grazie a te per esserci!!!

  8. Eh no, non vale, codice sociale, sono io che ti ringrazio e poi se mi dici parole così belle mi commuovo e non sta bene. Le mie passioni parlano con le tue, sapessi quante volte ci siamo indignati assieme e, credo, quante volte ci siamo sconsolati e poi abbiamo ripreso. In silenzio, senza dire, perché non si dice ma ci si sorregge e conosce per quanto fa bene. E il tuo scrivere fa bene. grazie.

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